Un’esperienza da ricordare – Pane ai bisognosi di maggio

Sembra così difficile fermarsi nel mezzo di una metropoli che continua a correre e soffiare adrenalina, quasi come se rallentando il passo, ci stessimo perdendo qualcosa di importante. Eppure, siamo in grado di farlo, specialmente in quei momenti in cui un sorriso e una lacrima di un ragazzo che ha solo quello da dare, rallentano le lancette del grande orologio della stazione centrale di Milano.
Per chi vive in strada invece, il tempo sembra non ripartire mai, forse assorto in una coperta che viene tenuta stretta come la propria vita. E poi accade che questi ragazzi, questi uomini e queste donne, quando ricevono del cibo, un paio di scarpe o una parola di conforto, sanno rendere speciale anche ciò che noi consideriamo normale.
Ed è qui che amo fermarmi, non tanto in un luogo fisico, ma in un’emozione che sa riempire il cuore, dove un sorriso e una lacrima vincono l’indifferenza, il disprezzo e l’assenza di sguardi. Dove l’amore in grado di “riempire lo spirito e non solo lo stomaco.” Forse è proprio qui, in questo luogo, che vale la pena fermarsi un momento, prima di continuare il cammino.

Davide

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