Testimonianza vocazionale di P. Alberto Carrara, L.C.
La mia storia vocazionale inizia ancora prima che io fossi un piccolo embrione, è proprio così: mia mamma Mariagrazia, dopo 8 anni di matrimonio con mio padre Luciano, non riuscendo ad avere figli, si affidò alla Vergine Maria e, senza rendersi conto delle possibili “conseguenze”, le promise che, se avesse avuto un figlio, glielo avrebbe consacrato. E così, dopo molti anni, quando entrai nella Congregazione religiosa dei Legionari di Cristo, seppi di questa storia che comprova, per l’ennesima volta, che Maria è fedele, ci prende sul serio e porta a compimento le nostre richieste.
Lungo il mio percorso formativo nel seminario, mi ha accompagnato, in modo speciale, un versetto del libro di Geremia che dice: «Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni» (Ger 1, 5). Per me è stato sempre chiaro che, in ogni cosa, nella mia vita, Dio veniva per primo, mi precedeva, come dice Papa Francesco, Dio ci “primerea”. Ho avuto sempre la certezza che Dio esiste e che è solo Lui il vero “padrone” del mio essere e del mio agire nella storia.
23 anni di scienza “dura”
Sono nato il 7 dicembre del 1980, in un’antichissima città italiana del Nord, vicino a Venezia, la città di Sant’Antonio, di Padre Leopoldo Mandic, di San Prosdocimo e di molti altri grandi testimoni della cattolicità. A Padova ho vissuto i primi 23 anni della mia vita e, devo dirlo, ho vissuto sempre molto felice. Dio mi ha dato una famiglia unita, cattolica, due genitori che hanno da poco festeggiato 40 anni di matrimonio, proprio il 1 luglio di quest’anno, lo stesso della mia ordinazione sacerdotale.
I primi 23 anni della mia vita li posso riassumere dicendo che sono stato “un appassionato della scienza empirica”. Proprio così: da quando avevo 6 anni, il mondo della biologia, della chimica, del microcosmo mi hanno affascinato. Mio zio, un grande ricercatore e professore dell’Università di Padova, mi ha introdotto, poco a poco, prima attraverso giochi per bambini, poi con esperimenti più complessi, nel mondo della ricerca scientifica. Così, a 14 anni, decisi di iscrivermi all’Istituto europeo “Pietro Scalcerle” nel corso di “tecnico di laboratorio chimico-biologico” e nel 1999 presi il diploma a pieni voti (100/100). Dopo essere riuscito a entrare nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Padova, ho frequentato con passione il mio corso di laurea specialistica in Biotecnologie mediche. Il 30 novembre 2004 ho difeso la mia tesi sperimentale nel campo dell’oncogenesi virale umana, ricevendo il titolo di dottore con 110 e lode. Pochi giorni dopo, il 3 dicembre 2004, sono entrato nel noviziato della Legione di Cristo.
Una carriera scientifica ben strutturata mi si apriva dinnanzi. Cos’è successo? Perché lasciare tutto ed entrare in un seminario? E poi, perché con i Legionari di Cristo?
Incontrare ciò che si desidera da una vita
Quando, per la prima volta, il mio parroco, don Gianni Salmaso, che riposi in pace, mi presentò un Legionario di Cristo, padre Nivardo Quezada, L.C., alla fine del 2001, la mia prima e immediata reazione è stata quella di mettermi a ridere in faccia a quel povero sacerdote; pensavo, dal nome, agli antichi soldati romani, però quel Padre messicano non indossava né elmo, né scudo. Ma qualcosa mi ha subito attratto. Cos’era?
Se lo dovessi descrivere, non potrei; so solo che tutto, nel modo di essere e di agire di Padre Nivardo mi parlava di qualcosa (Qualcuno) che nel profondo del cuore sempre avevo cercato: conoscere personalmente Cristo, Gesù vivo nella mia vita. Così è stato. Dopo essermi “incorporato” al Movimento di apostolato Regnum Christi il 28 aprile 2002 (insieme a mio fratello Riccardo, oggi membro di secondo grado del Movimento Regnum Christi), dopo aver partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) con il beato Giovanni Paolo II a Toronto (Canada) e dopo l’esperienza delle missioni estive per ragazzi in Messico, Gesù ha compiuto in me il miracolo della mia vita: la grazia era diventata la priorità del mio essere cristiano. Iniziava qualcosa di nuovo che mi donava una gran pace e un’allegria inesprimibile a parole, ma tangibile nei fatti. Nella GMG 2002 ho sentito per la prima volta nel mio cuore la chiamata di Cristo a seguire, in modo totale e radicale, nonostante la momentanea confusione, la sua volontà che mi invitava a lasciare tutto per essere strumento della sua misericordia, del suo amore, della sua tenerezza in mezzo agli uomini. L’enorme castello di carte della mia vita, costruito fin a quel momento, crollava improvvisamente davanti a miei occhi. Iniziarono i momenti difficili, duri, una vera e propria “battaglia” tra una volontà che non proveniva da me e la mia mancanza di generosità, i miei piani, i miei progetti, i miei sogni coltivati sin da bambino. La direzione spirituale è stato il mezzo che mi ha salvato da moltissimi grattacapi e, nonostante le difficoltà, mi ha aiutato sempre a trovare una grande pace.
Quando si incontra Cristo, nella vita, non si può rimanere impassibili, non si può non cambiare, non si può rimanere gli stessi, qualcosa cambia, tutto cambia. Diversi amici mi chiedevano perché essere “Legionario di Cristo”, perché proprio i Legionari. Per me è stato sempre chiaro: ho ricevuto la chiamata di Cristo in una realtà concreta, il Movimento Regnum Christi, cioè, in un’istituzione specifica della Chiesa. Perciò non avevo bisogno di fare ulteriori ricerche o scervellarmi ancora, vagliando tutti i possibili carismi e la multiforme varietà di realtà diocesane o religiose nella Chiesa. Dio mi chiamava, sin dall’inizio, a essere legionario. Così l’ho sempre concepito, così è sempre stato chiaro lungo il mio cammino nella Legione.
Il Regnum Christi, una famiglia
Dopo aver fondato il Movimento a Padova, insieme a Padre Nivardo e ad altri due ragazzi (mio fratello Riccardo e Stefano Panizzolo, oggi anche lui Legionario di Cristo) per due anni, oltre agli studi universitari, la mia vita è stata assorbita da numerose attività apostoliche caratteristiche del Regnum Christi: iniziare i primi apostolati a Padova e, soprattutto, formare una solida vita di preghiera che mi aiutasse a discernere la chiamata ricevuta. Padre Nivardo mi ha accompagnato in questo percorso e gli sono grato come Padre spirituale e come grande testimone e modello del carisma legionario. Lui non mi ha mai detto che avevo la vocazione. Al contrario, mi metteva sempre alla prova, con grande tatto e sapienza. Così giunse il momento di prendere una decisione: era il Natale del 2003 e colsi l’occasione per visitare il Noviziato di Gozzano. Nell’estate del 2004 feci il corso di discernimento, però, lavoravo ancora al mio progetto di tesi nella Facoltà di Medicina e ottenni il permesso di restare “candidato” legionario fino al momento della difesa pubblica della mia tesi. Il 30 novembre difesi la tesi di laurea e il 3 dicembre ero già a Gozzano. Ho ricevuto l’uniforme legionaria (la tonaca nera con la fascia) nei vespri della festa delle Madonna di Guadalupe, l’11 dicembre del 2004 e così, ufficialmente, ho iniziato con grande entusiasmo, il mio periodo di noviziato.
Dio ha continuato a benedirmi: nel mio primo anno di noviziato, mia mamma si è incorporata al Movimento e, alla fine del mio secondo anno, si aggiunse a lei anche mio padre. Così tutta la famiglia veniva coinvolta nella stessa vocazione e nello stesso carisma specifico, declinato in diversi stati di vita.
La mia formazione legionaria
Dopo i due anni di noviziato a Gozzano (Italia), nel 2006 ho emesso la mia prima professione religiosa e sono stato inviato a studiare Scienze umanistiche presso il Centro di Cheshire, in Connecticut (Stati Uniti). Concludendo questo periodo, nell’estate del 2007 sono rientrato in Italia, a Roma, presso il Centro di Studi Superiori dove risiedo da allora. Ho studiato filosofia, conseguendo la laurea di primo livello nel 2009 e, successivamente, nel 2011, la laurea specialistica. Dopo questo periodo di formazione, in modo inusuale, non mi è stato chiesto di fare il tirocinio apostolico, ma di prestare servizio, già dal 2011, prima come professore invitato e poi assistente, presso la Facoltà di Filosofia dello stesso Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, a Roma. Nel 2010 avevo, nel frattempo iniziato la laurea di primo livello in Teologia che ho concluso quest’anno (2013). Già da qualche mese mi sono iscritto al dottorato di ricerca in Antropologia filosofica e, nei prossimi anni, collaborerò con la Facoltà di Filosofia.
La mia specializzazione in neurobioetica
Dal 2009, subito dopo un viaggio a Oxford (Inghilterra), insieme ad Alberto García, membro consacrato del Regnum Christi e Direttore della Cattedra UNESCO in Bioetica e Diritti umani e P. Joseph Tham, L.C., ho iniziato a far parte dell’allora “neonato” Gruppo di Ricerca in Neurobioetica, promosso dall’Istituto Scienza e Fede e dalla Cattedra UNESCO.
In questi anni, ho potuto collaborare con il Master in Scienza e Fede, con la Facoltà di Bioetica dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e ho potuto approfondire la tematica delle neuroscienze. Ho partecipato a numerosi congressi, come uditore e come relatore. Ho iniziato a scrivere articoli sull’argomento e, dal 2011, sono direttore del blog di Neuroetica e Neuroscienze (http://acarrara.blogspot.com).
La grazia dell’ordinazione diaconale
Un altro versetto dell’Antico Testamento, che mi ha accompagnato durante questi anni di formazione verso il sacerdozio legionario, è: «Figli miei, non siate negligienti perchè il Signore ha scelto voi per stare alla sua presenza, per servirlo, per essere suoi ministri e per offrirgli incenso» (2 Cr 29, 11). La certezza di sentirsi scelti da Dio è un dono grande, speciale per cui sono infinitamente grado. È stato quest’impulso interiore dello Spirito Santo che mi ha aiutato ad ogni tappa di vita nella Legione e che mi ha permesso di perseverare fino a oggi e di affrontare, con fede, tutto quello che in questi ultimi anni abbiamo vissuto come famiglia religiosa e carismatica. Non è stato facile, per nulla, come dice una canzone mariana, non è stato facile portare la croce che Dio ha permesso, nella Legione e nella vita di ciascun Legionario e membro del Movimento. Però è stato possibile e l’abbiamo fatto, perché la grazia di Dio è molto più potente di qualsiasi male.
Il 29 giugno di quest’anno, nella cappella del Centro di Studi Superiori della Legione a Roma, ho ricevuto la grazia dell’ordinazione diaconale, conferitami, insieme ad altri 22 compagni legionari, da Monsignor Renato Boccardo, Arcivescovo di Spoleto-Norcia. Che grazia speciale e che responsabilità essere, oggi, ministro di Cristo, configurato a Lui per manifestare il suo volto d’amore e di misericordia al mondo intero, alle anime.
Dio sorprende sempre in generosità
Dopo l’ordinazione diaconale, ho visitato la mia città, Padova. Lì ho potuto fare l’omelia tutti i giorni, ho potuto distribuire l’Eucaristia a centinaia di persone, ho potuto benedire in nome di Cristo persone e oggetti. Al mio rientro a Roma, ho celebrato per la prima volta un battesimo, nella parrocchia del Corpus Christi. È stata un’esperienza indimenticabile quella di poter essere un “canale” di grazia per Matteo Angelucci, un nuovo figlio di Dio e discepolo di Cristo, per mezzo del battesimo. Dio è incredibile. Dio ricompensa tutto ciò che noi possiamo fare per Lui e per il suo Regno e lo fa superando ogni aspettativa e nei modi più impensati.
Come concludere se non ringraziando i miei genitori per i tanti doni ricevuti, mio fratello Riccardo per la sua testimonianza di generosità e tanti amici e familiari. Un grazie speciale va a tutti i miei formatori e superiori, a tutti i miei fratelli legionari e del Movimento, grazie ai quali oggi sono quel che sono.
Una nuova primavera sta iniziando nella Legione e nel Movimento e noi, nuovi diaconi e sacerdoti legionari, con la grazia di Dio, vogliamo dare molto, anzi, tutto il nostro essere affinché questo carisma di Dio brilli ancora di più per il bene di molte anime e per la fecondità della Chiesa.
Alberto Carrara, L.C., è nato il 7 dicembre 1980 a Padova, Italia. È entrato nel noviziato della Legione di Cristo a Novara, Italia, nel 2004. Ha emesso la sua prima professione religiosa nel 2006 e la professione perpetua nel 2012. Ha studiato Scienze Umanistiche presso il Centro di Cheshire, Connecticut, Stati Uniti. È diplomato “tecnico di laboratorio chimico-biologico” presso l’Istituto europeo “Pietro Scalcerle”, è dottore in Biotecnologie mediche presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Padova, ha conseguito la laurea specialistica in Filosofia e quella di primo livello in Teologia. Dal 2009 è membro del Gruppo di Ricerca in Neurobioetica e dal 2013 ne ha assunto il Coordinamento. Attualmente è professore assistente presso la Facoltà di Filosofia dell’Ateneo Regina Apostolorum e ha iniziato il suo dottorato di ricerca in filosofia.