Giosuè racconta l’esperienza del Corso internazionale per i formatori del Regnum Christi che si è svolto a Roma dal 15 al 23 luglio 2016
Cristo stesso ci ha chiamati
Arrivare a Roma per il corso internazionale dei formatori del Regnum Christi e trovarmi circondato da giovani che arrivano da tutto il mondo è qualcosa di indescrivibile e di unico, insieme al sentire tangibile che Qualcuno ci ha voluto qui. I primi giorni mi sembrava di essere all’estero più che a Roma: quasi tutto il corso infatti si è svolto in spagnolo. C’erano giovani provenienti da Messico, Colombia, Costa Rica, Filippine, Brasile… solo in due dall’Italia, ma ci siamo!
È qualcosa di particolare sentirti voluto in un preciso momento da qualcuno, magari all’inizio non sai neppure il perché, eppure più passavano i giorni e più è cresciuta in me la consapevolezza che è Cristo che ci ha chiamati, uno per uno, a vivere questo corso, per un fine che Lui stesso ci fa scoprire rispondendo a quello che ci chiede. Non in un posto qualunque, ma a Roma: cuore della Chiesa Cattolica, dal quale pulsa la fede nel resto del mondo, luogo privilegiato in cui Pietro e innumerevoli altri cristiani hanno dato la vita per Cristo!
Chiamati da Lui, non si ha più tempo per se stessi, si sente il desiderio sempre più vivo di corrispondere a tante grazie che ci ha preparato.
Futuri formatori
Ognuno ha un cammino diverso ma tutti ci siamo trovati in questa famiglia spirituale con un unico fine: permettere a Cristo di regnare in noi ed estendere il suo Regno in tutti i luoghi dove Lui ci manda. Fra noi c’erano giovani studenti di liceo, altri già proiettati nel mondo del lavoro, universitari… meravigliosa la diversità delle nostre vite, unite da un ideale comune: amare Cristo e cambiare il mondo con Lui!
Il mondo è tremendamente assetato di Cristo, anche se non lo sa. Mentre vivevo questo corso mi sono reso conto che occorre essere preparati per Cristo; lasciarci formare è dunque il primo nostro compito, per poi essere a nostra volta futuri formatori.
Ci sono state diverse conferenze: Storia della Chiesa, dialogo interreligioso, storia del Regnum Christi. Poi temi riguardanti la sfera umana. Molto importanti e profonde sono state le riflessioni spirituali di questi giorni, il cui centro è stato l’amore per Cristo, per la nostra vocazione al Movimento e l’importanza del nostro “sì” a Dio coerente e gioioso!
La formazione umana è stata molto curata, occorre infatti allenare la nostra volontà per diventare uomini coraggiosi e coerenti, capaci di vivere in questo mondo ben saldi nella sequela di Cristo, ma ben certi di una cosa: prima l’umanità va formata, per poi lasciare a Dio la costruzione della sua opera di santità nelle nostre persone.
Essere formatore è una vocazione, nel mio caso è simile ad un fuoco che Dio mi ha messo dentro e che si potrebbe sintetizzare così: “Non tenere per te quello che hai ricevuto da Dio, condividilo perché altri possano incontrarlo e amarlo!”. Questi giorni sono stati veramente preziosi, intensi e anche piuttosto esigenti, ma altamente formativi, perché mi hanno messo nel cuore una certezza: per Cristo e il suo Regno occorre darsi totalmente, non c’è spazio per la mediocrità, tante persone infatti aspettano apostoli gioiosi e preparati, convinti e ricchi di fede, solo così l’umanità avrà un futuro migliore e finalmente la Chiesa avrà cristiani che sanno attrarre altri verso Cristo!
Rispondi alle sfide
Durante il corso eravamo divisi in cinque equipe, formate da sette persone. Ci venivano presentati dei temi e bisognava saper rispondere a queste sfide, dopo una discussione di squadra, si sceglieva un portavoce. Temi attuali, questioni bioetiche, casi ipotetici da risolvere nella sezione… il tutto concentrato nei minimi spazi liberi dalle conferenze, quindi soprattutto a tavola, a pranzo e a cena.
Confesso che è stato molto impegnativo e a volte frustrante, soprattutto per me che dovevo seguire le riflessioni della mia squadra totalmente in spagnolo, ma alla fine è stata un’attività altamente formativa: il mondo sfida il cristiano continuamente, senza lasciargli respiro. Quanto sei pronto a difendere la verità in cui credi e a presentarla in modo tale che sia accolta? Quanto sei disposto andare controcorrente quando sembra che gli altri vadano dalla parte giusta?
Cristo vuole apostoli pronti a dare ragione della speranza che è in loro, con carità e nella verità! È stato interessante vedere come, sullo stesso tema, le diverse squadre proponessero risposte differenti, che arricchivano vicendevolmente!
Alla scuola dei santi
Il mondo propone molti idoli da seguire e da emulare, mentre Cristo ci offre i suoi capolavori, i santi. Sta a noi seguirli e cercare di calcarne le orme. Domenica mattina siamo andati alla basilica di San Pietro per la santa Messa, in una delle cappelle che affiancano la tomba del principe degli apostoli. Che grazia aver vissuto il sacrificio di Cristo e averlo ricevuto nell’Eucaristia, proprio accanto a Simon Pietro, che duemila anni fa lo seguiva per le strade della Galilea e venne scelto come capo della Chiesa! Il momento più forte che ho vissuto è stato il Credo: anche Pietro era un uomo, che per paura ha rinnegato Cristo; ha dovuto fare un cammino per arrivare a credere davvero fino a dare la sua vita per Cristo! Anche noi siamo in cammino, questo ci dà molto coraggio.
Lunedì è stata la volta di Assisi, il giorno in cui siamo andati a salutare un grande e piccolo uomo, che ha saputo con la sua radicalità al Vangelo, far convergere a Cristo moltissime anime: san Francesco d’Assisi!
Finalmente anche il gruppo delle ragazze ci ha raggiunto, guidate dalle Consacrate del Regnum Christi. Celebrare la Messa, insieme, a Santa Maria degli Angeli (Assisi) è stato bellissimo. Siamo ragazzi e ragazze come gli altri, ma abbiamo ricevuto tanto da Dio e tanto vogliamo fare per Lui. Nei nostri cuori c’è il sogno di una famiglia, di incontrare la persona della vita, di condividere con lei un cammino di santità e di autentico amore. Magari in qualcuno il desiderio di discernere la volontà di Dio, di scoprire la propria strada. Personalmente mi ha toccato la gioia che risplendeva in tutti: da ragazzo, però, posso dire che quando le ragazze che mettono Cristo al centro della loro vita, questo permette loro di risplendere di una bellezza più profonda e attraente! Il mondo è in cerca di questa bellezza ma non sa dove attingerla. Questo conferma che Dio è il vero e autentico bene dell’uomo e della donna. Qui ad Assisi abbiamo avuto modo di girare tutti i posti dove san Francesco ha sentito la vocazione, dove ha incontrato Chiara e dove ha formato la sua prima comunità. Giorno quindi di peregrinazione e preghiera, di ascolto e condivisione.
Ora tocca a noi
Era dal 2009 che non si teneva più un corso di questo tipo. Riprenderlo è stata una bella sfida, ma soprattutto un atto di totale fiducia nella Provvidenza di Dio. Per questo motivo mi sento di ringraziare di vero cuore lo staff organizzativo formato da padre Gabriel Abascal, padre Julio Mũnoz e padre Nicola Tovagliari, affiancati dal Laico consacrato Fernando Rincón e da due membri laici, Jerry e David. Come relatori mi sento di ricordare soprattutto gli italiani Antonio Pizzi, Claudia Navarini e padre Alberto Carrara. Speciale l’incontro e la santa messa con il Direttore generale del Regnum Christi, padre Eduardo Robles Gil, che ci ha regalato tempo per le nostre domande e illuminato con le sue risposte.
Ho ricevuto tantissimo e torno nella mia sezione di Padova più consapevole della mia vocazione al Regnum Christi. Più desideroso di donare quello che ho ricevuto, più convinto dei doni che Dio mi ha voluto elargire, per metterli al servizio di chi vuole avvicinarsi a Cristo! Conoscere ragazzi e ragazze che arrivano da tutto il mondo non ha prezzo, perché ti spalanca il cuore alla comprensione di ciò che è la Chiesa: comunità di uomini e donne, di diversa cultura e provenienza ma con un unico grande amore nella vita: Cristo Gesù, il Figlio di Dio, che ha dato se stesso per noi!
La Chiesa, il Regnum Christi, ciascuno di noi, siamo opera sua, Lui sa come formarci, come potarci, come santificarci, come renderci suoi strumenti docili e trasparenti. Torno da Roma con tanta gratitudine e fiducia: il Regnum Christi crescerà e sarà uno strumento mediante il quale Dio rinnoverà il mondo!
Grazie!
Desidero ringraziare in particolare una persona che mi ha invitato e poi permesso di venire al corso: padre Alberto Zanetti, L.C. Credo infatti che Dio ci indichi la strada attraverso i suoi strumenti e i sacerdoti sono il miglior regalo che Gesù ha voluto farci per avvicinarci a Lui. Come membro laico del Movimento torno a Padova con la speranza di essere anch’io uno strumento docile nelle sue mani, per portare tanti giovani a innamorarsi di Cristo e a scommettere per Lui tutta la loro vita!