Nuovo membro laico della Plenaria Territoriale
Lo scorso 6 febbraio, il Collegio Direttivo Territoriale del Regnum Christi Italia, ha nominato Daniela Trabalza come membro della Plenaria Territoriale, la quale è un organo di assistenza al Collegio Direttivo Territoriale.
Daniela è la direttrice di sezione degli adulti del Regnum Christi di Roma e l’abbiamo intervistata.
Chi sei? Come ti definiresti?
Questa credo sia la domanda più difficile. Potrei dire tante cose a seconda dei punti di vista in relazione, agli studi, alla professione, allo stato di famiglia, alla mia appartenenza religiosa o al carattere, ma credo di essere semplicemente una persona innamorata di Cristo e dei suoi insegnamenti e cerco , con tutte le difficoltà dei miei numerosi limiti, di amare Dio e tutte le persone che mi circondano in tutte le cose che faccio.
Da quanto tempo conosci il Regnum Christi e cosa ti ha attratto del Regnum Christi?
Ho incontrato il Regnum Christi nel 2005 iscrivendo il mio primogenito alla scuola Highlands di Roma. Il RC si incarna in chi lo vive, e quindi mi hanno conquistato sacerdoti, consacrate e laici che amavano Gesù e che in modo equilibrato vivevano l’essere “contemplativi ed evangelizzatori”. La gioia di chi si sente amato per primo, l’importanza della preghiera, dell’accompagnamento spirituale e lo slancio missionario mi hanno fatto sentire subito a casa.
Con quale aspetto della spiritualità del Regnum Christi ti identifichi di più?
Cristo al centro e l’annuncio del vangelo.
Cosa significa per te accettare questa nomina al servizio del Regnum Christi Italia?
I disegni di Dio sono spesso imperscrutabili, ma ho accettato perché entrando nel RC ho deciso di servire Dio all’interno della nostra famiglia spirituale. Quindi credo che essendo stata chiamata a questo servizio e non avendo ostacoli che me lo impediscono, sia naturale accettare con gioia, rispetto e riconoscenza perché è sempre bello partecipare alla vita e allo sviluppo del RC.
Se potresti chiedere a Dio un desiderio per tutti i membri del Regnum Christi in Italia, cosa sarebbe?
Che siano ricolmati di ogni virtù, che amino Dio con tutto il loro cuore, aiutandosi reciprocamente a crescere nell’amore e nella fede e che il loro cuore sia infiammato dal desiderio di portare Cristo agli altri. Credo, infatti, che questo sia la fonte di ogni felicità e di ogni bene.
E per te, quali grazie possiamo chiedere?
Le stesse.