ECYD

Dio parla ogni volta che gli apriamo il cuore, in ogni evento, in ogni persona

Giosuè Guerra racconta l’esperienza del Campo estivo ECYD

In questi giorni le reti sociali si riempiono di foto dei campi estivi che ogni anno il Regnum Christi organizza per bambini, ragazzi e giovani: sono momenti importanti di crescita attraverso i giochi, lo sport e anche attività formative, missioni apostoliche e soprattutto una bella esperienza di vita in comune.

Anche per gli educatori e gli animatori quello estivo è un appuntamento imperdibile e ce lo racconta Giosuè Guerra, di Padova, che da alcuni anni segue i ragazzi dell’ECYD.

Credo che ogni campo estivo dell’ECYD sia unico ed irripetibile. Non è una frase fatta o di circostanza. I volti sono nuovi, le situazioni sono nuove, mai le stesse dell’anno prima, le esperienze e gli incontri sempre diversi. La bellezza del cammino cristiano sta proprio qui: Dio parla ogni volta che gli apriamo il cuore, in ogni evento, in ogni persona.

Sono convinto che i ragazzi che partecipano a un camp tornino a casa con tanto nel cuore. Le giornate sono scandite da momenti di preghiera, di condivisione e di gioco, di amicizia e di ascolto. L’anno scorso mi ha colpito l’attenzione con cui i ragazzi seguivano le catechesi di padre Daniel Mauricio, L.C. Il sacerdote è sempre la guida spirituale del camp, celebra la messa ogni giorno per tutti noi e ci dava sempre un saggio consiglio nell’omelia, breve ma appassionante e molto giovanile, adatto ai ragazzi.

Ma ci sono anche altre figure di riferimento da cui i ragazzi attingono esempio e consigli.

Per esempio Paolo che lo scorso anno è venuto al Camp con sua moglie: hanno cucinato manicaretti per tutti noi, ogni giorno, a pranzo e a cena e Paolo ci ha anche regalato qualche bella riflessione, in modo particolare sul carisma dell’ECYD. E poi c’eravamo noi “giovani”, Francesco e io, animatori dei giochi e delle attività sportive del campo: a turno abbiamo parlato ai ragazzi delle virtù umane e spirituali, apprezzando molto l’attenzione e la presenza attiva dei ragazzi.

Confesso che è il torneo di calcio che contribuisce a rafforzare lo spirito del gruppo però iniziare la giornata con la S. Messa, ascoltare una meditazione durante i viaggi sono modi per coltivare lo spirito, vero custode della gioia vera che solo Dio sa donare.

Il calcio come gli sport di gruppo stimola una sana competizione, capace di tirar fuori da ogni ragazzo quell’orgoglio e quell’aggressività (in senso sportivo ovviamente) che spesso oggi, nella nostra società tecnologizzata, sembrano essere scomparsi. Vedere i ragazzi che si divertono senza videogiochi, tv e cellulari fa tanto bene anche a noi animatori, oltre che a loro: posso dire che questi camp ti danno una spinta e la motivazione per continuare a scommettere sui ragazzi perché hanno grandissime potenzialità, basta aiutarli a vederle e a tirarle fuori! Bisogna aiutarli a non lasciarsi sopraffare dal mondo. Credo che ognuno di loro sia tornato con un profondo respiro di libertà nel cuore: incontrare ogni giorno Gesù nell’Eucaristia, o nel sacramento della confessione, quando serve, incontrarlo negli altri, nei sacerdoti, negli amici e negli animatori. Questi sono i regali più belli che ricevono da Dio e l’esperienza dei campo diventerà una colonna portante su cui costruire l’edificio della loro vita.

Credo che noi educatori possiamo contribuire alla formazione dei ragazzi, accanto ai genitori e che queste esperienze possano “dare frutto” prima o poi nella loro vita.

Sono grato a Dio per il grandissimo dono dell’ECYD. È una strada benedetta che sta portando verso il bene tanti ragazzi. Ne siamo tutti custodi: voi ragazzi che ne fate parte, diffondetelo in mezzo ai vostri amici; voi genitori e noi animatori e guide. Ognuno è responsabile di questo dono e siamo chiamati a custodirlo e a farlo crescere!

Ringrazio padre Daniel, per avermi dato l’opportunità di affiancarlo in tante bellissime esperienze. Grazie per la sua paternità spirituale, esercitata così con larga dedizione, per i giovani, per avvicinarli sempre più a Cristo. Il mio contributo credo di averlo dato con tutto me stesso e continuerò a farlo, anche se spesso e volentieri emergono anche dei grossi limiti. Sono certo che Dio lavori anche con quelli, anzi è necessario che vengano a galla, così ci ricorda che siamo solo suoi strumenti e mai i fautori.

Ringrazio anche tutte le persone con cui ho avuto l’opportunità di collaborare: Paolo e sua moglie, meravigliosa coppia cristiana, e Francesco, contagioso per grinta e audacia. Grazie a tutti i ragazzi del Club ECYD: è bellissimo vedervi spendere un briciolo della vostra estate accanto a Gesù, vi accorgerete che abbronza molto più del sole che splende in cielo. Sarà Lui a farvi belli e a risplendere in questo mondo!

È trascorso un altro anno e prima che ce ne rendiamo conto staremo già preparando un’altra attività, un altro camp, un altro torneo di calcio… quindi avanti tutta e che Cristo, nostro Re, ci dia la grazia di servire sempre i giovani secondo i desideri altissimi del Suo Cuore!

(Foto: ECYD, Firenze)

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