Consacrate del Regnum Christi (2)

“Sono piena di gioia nel dire sì, Signore, eccomi, sono la tua serva”

Silvia Carcangiu, Consacrata italiana del Regnum Christi, ha assunto i voti definitivi.

Il 15 settembre 2018 la famiglia del Regnum Christi in Italia ha festeggiato due momenti importanti: i voti definitivi di Silvia Carcangiu, Consacrata italiana del Regnum Christi nel santuario Maria Theotokos, a Loppiano (FI) e l’inaugurazione del Noviziato dei Legionari di Cristo a Rignano sull’Arno, con la prima comunità che conta tre novizi italiani e tre messicani.

La storia vocazionale di Silvia inizia con un pellegrinaggio, guidato da p. Alberto Zanetti, LC nel 2009. Come ha raccontato lei stessa qualche anno fa (qui), il pellegrinaggio ha aperto in lei lo spazio per la domanda fondamentale: cosa vuole Dio da me? Quale missione mi vuole affidare?

«Proprio un anno prima di quel pellegrinaggio speciale» scriveva Silvia, «avevo sperimentato l’amore di Cristo con la mia conversione: avevo iniziato a vivere con la vera gioia di essere cristiana, incontrando Cristo nell’Eucaristia, nella confessione, nelle relazioni umane. Avevo scoperto davvero un “Dio amico” che non mi avrebbe più lasciata. Durante quel viaggio ho sentito che Dio mi chiedeva di più e io volevo solo rispondere al Suo amore dicendo sì alla Sua volontà, perché quando si incrocia lo sguardo di Cristo non si può più tornare indietro». Al termine della celebrazione, p. Alberto ha ricordato alcuni momenti di quel pellegrinaggio e altri successivi in cui si indovinavano i primi segni della vocazione.

Silvia Carcangiu, Consacrata del Regnum Christi

Ha ricevuto la professione di Silvia, Cecilia Nuñez, Delegata delle Direzione generale per le Consacrate del Regnum Christi in Italia, che ha voluto baciare l’anello che le ha messo al dito come segno dei voti definitivi.

Mari Carmen Ávila, Consigliera generale delle Consacrate del Regnum Christi, ha introdotto la cerimonia dicendo che “Dio permette l’attesa per accrescere il desiderio che rende più grande il cuore per avere la capacità di ricevere l’enorme dono del Signore”.

Silvia Carcangiu, Consacrata del Regnum Christi (1)

Silvia, originaria di Marostica in provincia di Vicenza, oggi ha 29 anni, è istruttrice di formazione all’istituto “Cumbres y Godwin” a Mérida (Messico) ed è impegnata nella pastorale dell’ECYD. Ha regalato ai presenti due immagini (l’annunciazione e Maria ai piedi della Croce) spiegando che ha sentito rivolte a sé le parole dell’angelo quando dice a Maria che nulla è impossibile a Dio: “Quando ho sentito nel mio cuore che nulla è impossibile a Dio, allora ho potuto rispondere, come Maria, eccomi, frase che adesso sono riuscita a dire a voce alta e per sempre”. E ha aggiunto che vorrebbe sull’esempio di Maria saper dire ancora “eccomi” anche nei momenti di croce. «Io dico sì» ha detto ancora, «sapendo che tutti diciamo sì e siamo una famiglia e vogliamo dire sì a Dio». E poi: «Questa alleanza (la fede che porta al dito) non è solo mia ma di tutti voi. Io rispondo perché Dio mi ha chiamato a questo però ognuno di noi risponde a ciò che Dio gli ha chiesto». Infine ha ringraziato tutte le persone che l’hanno accompagnata e guidata nel cammino di vita consacrata e ha concluso dicendo: “Sono piena di gioia nel dire sì, Signore, eccomi, sono la tua serva”. Ha voluto ricordare due membri della famiglia del Regnum Christi recentemente scomparsi: p. Benjamín Dueñas, sacerdote legionario di Cristo e Juané Montiel, Laico Consacrato del Regnum Christi.

 

La concelebrazione eucaristica è stata introdotta da p. Manuel Álvarez Vorrath, LC, Direttore territoriale ha salutato e ringraziato i presenti, rivolgendosi in particolare alle famiglie di Silvia e dei novelli novizi, ai loro parroci presenti a Loppiano (“dietro ogni vocazione c’è sempre un pastore” ha detto) invitandoli a guardare al futuro con speranza: “la grazia di Dio ha sconvolto la vostra vita con un dono talmente grande che uno non finisce mai di stupirsi” ha detto.

P. Eduardo Robles Gil, LC (1)

P. Eduardo Robles Gil, LC, Direttore generale, nell’omelia ha proposto la scena evangelica in cui Maria e Giovanni sono ai piedi di Gesù Crocifisso come rappresentazione della vita consacrata e religiosa: al centro Gesù; accanto la Madonna; vicinissimo san Giovanni, che rappresenta tutti quelli che per amore di Gesù Cristo sono vicini alla croce che ci porta alla salvezza.

«Siamo rappresentati in tutte e tre le persone» ha detto: in Cristo per l’obbedienza e la consegna di se stesso al Padre, al mondo, alla Chiesa, agli altri; siamo rappresentati in Giovanni, l’apostolo prescelto, amato che rimane vicino anche se gli altri non ci sono; siamo anche rappresentati dalla Madonna perché noi come consacrati abbiamo persone che sono consegnate a noi come Giovanni è stato consegnato alla Madonna».

Guarda le foto su Flickr.

Guarda il video della cerimonia a Loppiano su Youtube.

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