Mettiamo insieme i nostri doni spirituali, al servizio dell’apostolato
Un breve riassunto dei risultati dei laboratori durante l’Incontro territoriale
Per condividere le esperienze apostoliche e verificare i passi che si sono riusciti a dare partendo dalle linee guida Territoriali dello scorso anno è stata dedicata una parte della giornata di sabato 10 settembre e la mattina di domenica ai laboratori per pastorale:
– Pastorale dei bambini (NET).
– Pastorale degli adolescenti (ECYD).
– Pastorale giovanile e vocazionale.
– Pastorale familiare.
– Le parrocchie.
Domenica mattina prima della S. Messa i rappresentanti dei cinque gruppi hanno presentato un riassunto delle riflessioni.
PARROCCHIE affidate ai sacerdoti legionari in Italia
In Italia, a oggi, i Legionari di Cristo hanno parroci al servizio di sei diocesi: a Busa di Vigonza, Isola d’Asti, Firenze, Arezzo, Roma e Palermo, probabilmente presto ve ne sarà una a Catania. Il Direttore territoriale, ha ribadito la necessità che il lavoro del parroco sia ben organizzato (anche con l’aiuto di collaboratori) perché possa “uscire” e andare incontro ai parrocchiani e alle loro necessità. Ha ricordato che la Legione di Cristo sta ancora imparando cosa significhi essere parroco e per questo bisogna imparare dai sacerdoti diocesani pur apportando il nostro carisma specifico.
Hanno preso parte al laboratorio i parroci e vicari parrocchiali e alcuni membri laici che hanno portato la loro esperienza di vita parrocchiale.
p. Alberto Avi, L.C. parroco a Palermo, ha riassunto le riflessioni nei seguenti punti:
– È necessario trovare un equilibrio tra l’apertura alle diverse realtà ecclesiali presenti nel territorio della parrocchia e il desiderio di sviluppare, nella stessa parrocchia, il Regnum Christi.
– I membri laici del Regnum Christi possono offrire un aiuto prezioso ai parroci legionari (e in diversi casi già lo fanno)
– Si riscontra, talvolta in alcune località una certa difficoltà a integrare la vita parrocchiale con la vita del Movimento.
Club NET
È il progetto apostolico rivolto alla formazione dei bambini nella prima fascia d’età.
Cara Intra Sidola ha moderato l’incontro mentre Alessandra Soldati, Consacrata del Regnum Christi ne ha presentato le conclusioni spiegando l’importanza di avere un progetto di pastorale e un apostolato specifico per i bambini perché ha detto: “quello che si impara da piccoli non si dimentica quindi occuparsi dei bambini significa occuparsi delle future generazioni”. Tre i punti emersi nelle riflessioni:
– Le attività dei Club NET risultano divertentissime per i bambini e questo favorisce il coinvolgimento dei genitori, elemento essenziale affinché la fede maturi in famiglia.
– Chiara Lucifero ha illustrato ai presenti le novità editoriali e il materiale a disposizione nel sito spiegando come utilizzarlo sia per i club che per l’ora di religione nelle scuole e in parrocchia.
– Il Direttore territoriale ha chiarito che un maggiore coordinamento sul territorio non deve soffocare l’iniziativa e la creatività, al contrario sarà un aiuto per le persone impegnate sul campo.
ECYD
È il progetto di pastorale del Regnum Christi rivolto agli adolescenti. P. Benjamin Castaneda responsabile dell’ECYD a livello nazionale partendo dai nuovi statuti ha iniziato il laboratorio partendo dalle necessità degli adolescenti per stabilire di quali convinzioni hanno bisogno e quali decisioni devono prendere.
Daniela Lerma, Consacrata del Regnum Christi ha presentato le conclusioni ed ha ricordato che l’ECYD è un apostolato del Movimento ed è il modo in cui gli adolescenti possono già vivere il carisma del Regnum Christi in un modo adeguato alla loro età.
– Assimilare i nuovi Statuti che sono in vigore fino al prossimo capitolo generale della Legione di Cristo.
– Partendo da quanto fatto nei laboratori continuare a sviluppare la parte teorica che sia di supporto per i formatori che organizzano le attività per gli adolescenti.
– Creare nei ragazzi la consapevolezza che le attività dell’ECYD sono di apostolato e non solo volontariato.
– È auspicabile un incontro annuale dei Club ECYD del territorio che favorisca la collaborazione tra i formatori e che permetta ai ragazzi di conoscersi tra loro.
– Coinvolgere le famiglie nel lavoro di formazione dei ragazzi attraverso l’ECYD.
– Programmare una formazione specifica per i futuri capi squadra.
GIOVANI E PASTORALE VOCAZIONALE
Filippo Bini Smaghi e la Consacrata Cecilia Bayón hanno presentato il lavoro del gruppo più numeroso, che ha analizzato la pastorale giovanile e quella vocazionale.
I punti principali:
– C’è una richiesta, sempre più frequente, da parte dei giovani di un accompagnamento spirituale.
– È necessario pensare a una pastorale vocazionale per le diverse fasce di età, non solo quella dei giovani.
– È importante creare una sinergia con l’ECYD, sulla scia dell’esperienza positiva della GMG a Cracovia nello scorso mese di agosto.
– È auspicabile che si sviluppi un programma di formazione integrale basato sulle attività.
FAMIGLIE
Giuseppe Lo Verde ha riassunto la riflessione sulla pastorale familiare in due linee guida:
– La comunità deve essere unica, sinergica e amica: in questo senso tutti gli apostolati del Regnum Christi si possono vivere in comunità e in famiglia dove genitori e figli possono svolgere compiti diversi.
– La formazione delle coppie (incluse quelle di fidanzati) perché la prima comunità è quella familiare. La formazione va estesa, con programmi specifici, anche ai divorziati e ai singoli.
– Si è costituito un gruppo di lavoro che avrà due referenti: p. Luca Frontali e Annamaria Trimarchi.
P. Manuel Álvarez Vorrath, L.C. ha chiuso il lavoro dei cinque laboratori spiegando che la necessità emersa in alcune aree di creare comitati a livello territoriale corrisponde alla divisione del lavoro all’interno del Comitato direttivo territoriale per l’Italia.
Ha invitato i presenti a mettere sempre al primo posto Dio e a cercare anche con l’aiuto della direzione spirituale, prima di tutto la sua volontà per scongiurare il rischio dell’attivismo perché il nostro fine non è realizzare tante belle attività ma portare le persone a un incontro vero e profondo con il Signore.
«Mettiamo insieme i doni spirituali che abbiamo» ha detto, «anche a livello di Località: preghiamo insieme».
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