Relazione Annuale 2020

Relazione 2020 “Fare verità, fare giustizia, sanare”

Noi, Legionari di Cristo del Territorio d’Italia, soffriamo con tutta la Congregazione per il dolore e lo scandalo che alcuni suoi membri hanno provocato nel tempo a chi ha subito un abuso, alla sua famiglia, alla Chiesa tutta. Ci sentiamo impegnati nel cammino di richiesta di perdono e di attivazione di numerose iniziative volte a tutelare i minori e gli adulti vulnerabili.

Ci vogliamo adoperare con responsabilità per la ricerca della verità. Per questo ci rendiamo disponibili all’ascolto di eventuali altre vittime che non abbiano ancora avuto l’opportunità di denunciare quanto subito negli anni passati tramite il progetto “Ambienti sicuri”.

Abbiamo così accolto con riconoscenza le iniziative internazionali promosse dalla Congregazione riassunte nella Relazione annuale 2020 “Fare verità, fare giustizia, sanare”. Il contesto di questo passo e i criteri stabiliti per determinare la pubblicazione di questa lista, così come le politiche internazionali dell’ambiente sicuro della congregazione, possono essere trovati su www.0abusos.org

All’interno di questa iniziativa, abbiamo ritenuto opportuno ricordare i nomi dei membri che hanno commesso un abuso sul Territorio d’Italia, che sono già noti all’opinione pubblica per esser stati diffusi negli anni passati.

Vivono in questo momento in Italia anche altre persone che hanno commesso abusi in altri paesi del mondo, che non svolgono alcun ministero per la Legione, i cui casi saranno divulgati dai Territori in cui hanno commesso l’abuso.

Marcial Maciel Degollado

È la conosciuta figura del fondatore della Congregazione. Nel corso degli anni sono emerse evidenze di abusi compiuti su almeno sessanta minorenni, diversi dei quali sono avvenuti in Italia. Nel 2006 il Vaticano ha condannato pubblicamente padre Maciel. Benedetto XVI gli ha ordinato di ritirarsi dall’esercizio pubblico del sacerdozio e di passare il resto della vita in preghiera e in penitenza. Marcial Maciel Degollado è poi morto nel 2008

La nostra Congregazione ha espresso in modo definitivo la propria posizione sui comportamenti di P. Marcial Maciel e sul suo ruolo di fondatore nel Messaggio del Capitolo Generale Straordinario che si è svolto nel 2014. Ha “considerato i comportamenti molto gravi e oggettivamente immorali di P. Maciel che meritavano le sanzioni che la Congregazione per la Dottrina della Fede gli aveva appena imposto all’epoca” e espresso il suo “profondo rammarico per l’abuso di seminaristi minorenni, gli atti immorali con uomini e donne adulti, l’uso arbitrario della loro autorità e proprietà, l’eccessivo consumo di farmaci che creano dipendenza e la presentazione di scritti pubblicati come loro di proprietà di terzi” sino ad arrivare a rivolgere lei stessa una richiesta di perdono e riconciliazione alle “molte vittime e persone colpite da P. Maciel”. In particolare, ha riconosciuto “l’iniziale incapacità di credere alle testimonianze delle persone che erano state vittime di P. Maciel, il lungo silenzio istituzionale e, successivamente, le esitazioni e gli errori di giudizio nell’informare i membri della Congregazione e altri persone” impegnandosi a continuare con umiltà un processo di rinnovamento e conversione che vede in questa iniziativa internazionale un nuovo importante passaggio.

Ecco i vari comunicati sul particolare e il riferimenti nel Rapporto 1941-2019:

Primer comunicado escrito por la Congregación sobre el caso de P. Maciel (2010)

Comunicado sobre el P. Maciel del Capítulo General 2014

Informe 1941-2019 

Comunicado del Capítulo General Ordinario 2020 de los Legionarios de Cristo, Conversión y reparación

Vladimir Reséndiz Gutiérrez

Vladimir Reséndiz Gutiérrez, messicano, è entrato nel noviziato della Congregazione nel 1993, dove ha emesso i voti perpetui nel 2001 ed è stato ordinato presbitero nel 2006. Tra gli anni 2003 e 2008 è stato nel seminario minore della Congregazione a Gozzano in provincia di Novara (Italia).

La prima accusa di abuso sessuale contro Vladimir Reséndiz Gutiérrez è stata ricevuta dalla Congregazione il 6 marzo 2011. L’accusa faceva riferimento a fatti accaduti tra il 2006 e il 2008 nel seminario minore di Gozzano. Dopo pochi giorni, il 10 marzo 2011, Vladimir Reséndiz Gutiérrez venne rimosso dal ministero, dal suo lavoro pastorale con i minori e, dopo essere stato interrogato dal suo superiore religioso, venne ritirato dal suo ministero sacerdotale attivo il 18 marzo 2011.

Il 27 giugno 2011, dopo aver reperito le informazioni necessarie, la Legione di Cristo ha presentato il suo caso alla Congregazione per la Dottrina della Fede, la quale nell’aprile 2013 ne ha decretato la perdita dello stato clericale. Da quel momento egli ha cessato di essere un membro della Legione di Cristo.

Qui il comunicato sul caso particolarel