Angeli per un Giorno

Vi assicuro che non ve ne pentirete

Nicola e Harumi, due studenti dell’Università Europea di Roma raccontano l’esperienza con Angeli per un Giorno a Roma durante le “Olimpiadi degli Angeli”, nel quartiere di Montespaccato, domenica 20 maggio.

–  Avete presente quel momento in cui vi mettete sul letto?

Angeli per un Giorno

Quel momento subito dopo aver fatto quello strano verso che ci fa pensare ” nonno sta sicuramente meglio di me”? Quel momento famoso in cui tutti dite che ripensate ad ogni cosa? Ecco, se ci fate caso, dopo aver ripensato alle domande esistenziali e dopo che non avete trovato risposta, come ogni maledetta sera, ad un certo punto ci si chiede “sono soddisfatta di me e di quello che ho fatto oggi, o fino ad ora?”. Alcuni si diranno “sì, in fondo mi è andata sempre bene”, altri “mh, se mi facevo i fatti miei forse era meglio ma comunque è andata”, altri si diranno di no e piangeranno, altri si diranno un SÌ forte e chiaro senza pensarci due volte. Bè, io stasera, quando mi metterò a letto, mi dirò un SÌ gigantesco! Perché? Perché quella maglietta che indosso nella foto, è molto più di una maglietta e se la indosso è perché me la merito, perché, sapete, non tutti se la possono permettere. Quella maglietta pesa e averla addosso fa sentire una grande responsabilità, la responsabilità di far felici delle piccole personcine e di non farli pensare ai problemi almeno per un giorno. Perché sì, noi siamo Angeli per un giorno, un’associazione fatta di ragazzi, ragazze, adulti e anche bambini, un’associazione che si ripromette di far felici grandi e piccoli creando delle giornate apposta per loro e, oggi, ce n’è stata una, ed è stata fantastica, posso dire che è stata la mia giornata, perché oggi, anche se è passato un anno da quando ho iniziato, mentre giocavo con i bambini ho capito veramente l’importanza del ruolo che ricoprivo. Mi dispiace per chi non fa volontariato, mi dispiace davvero tanto perché non sa quello che si perde, non conosce le sensazioni che può darti questo tipo di esperienza mentre la fai e anche dopo. Stamattina, quando sono arrivati i bambini, una bambina che si stava guardando intorno a un certo punto si gira verso di me, mi guarda, mi corre incontro e mentre mi abbraccia mi dice “ecco il mio Angelo!”. Ed eccolo qui il momento a cui penserò quando sto sul letto. La gioia che ho provato in quel momento, la stanchezza che è svanita nonostante le 5 ore di sonno, queste sono le vere cose belle che la vita ti regala, le cose gratuite che sono di una ricchezza immensa.
Ed è proprio per queste cose che stasera quando mi farò la domanda ” sono soddisfatta di me e di quello che ho fatto?” risponderò ” SÌ, come non lo sono mai stata”, perché ragazzi, datemi retta, neanche un 30 all’esame più difficile del mondo vi darà la stessa soddisfazione che vi dà il sorriso di un bambino che non vi vede tutti i giorni, ma che quando vi vede, anche a distanza di mesi, è come se non vi avesse mai lasciato.
Sono un Angelo, e anche se lo sono solo per questa giornata o solo per le altre che verranno, dopo oggi, sono certa che un “pezzetto di ala” sarà sempre attaccata alla mia scapola- Harumi.

 

  • Così sono diventato un angelo

Angeli per un Giorno

Ho partecipato come volontario alle “Olimpiadi degli angeli”, una giornata di giochi all’aria aperta (prove sportive e gare di abilità), organizzata da Angeli per un Giorno a Roma, nel quartiere di Montespaccato, presso il campo sportivo Virtus Boccea per i bambini che sono ospiti di case famiglia e di accoglienza. È stata una giornata speciale, in cui noi volontari (gli angeli per un giorno) abbiamo dedicato il nostro tempo e soprattutto la nostra attenzione a bambini che sono meno fortunati di noi, perché vivono in situazioni di disagio, di marginalità o di povertà e sono in affidamento presso case-famiglia. Mi chiamo Nicola, sono studente del terzo anno di Economia all’Università Europea di Roma e in questo periodo mi sto occupando insieme ad altre persone della creazione del sito internet di “Angeli per un giorno”, come collaboratore informatico. Non avevo mai partecipato alle giornate di Angeli per un Giorno, ma conoscevo in parte questa realtà cosi affascinate e mi è stata offerta per la prima volta la possibilità di entrarne a far parte. Ho deciso subito di accettare questa “piacevole sfida” e domenica scorsa mi sono presentato all’appuntamento, presso il campo sportivo virtus-boccea in via Stefano Vaj 73. Una volta lì, ho percepito l’amore e la passione, quasi, che animano i membri dello staff, gli “angeli” volontari e tutti i ragazzi che lavorano con impegno per rendere la giornata qualcosa di magico. Ci tengo a sottolineare l’affetto di tutti quanti e l’accoglienza che mi hanno riservato: mi hanno fatto sentire subito a casa. Confesso che all’inizio ho provato una certa ansia e timore ma il calore che ho sentito da parte loro ha prevalso su tutto e mi ha dato la forza di contribuire, nel mio piccolo, a rendere un buon servizio di solidarietà. Così, sono diventato un angelo, anzi l’angelo di Gabriel, 8 anni. La cosa che mi è rimasta più impressa di lui è il sorriso, cosi sincero e puro, da trasmettermi quella gioia di apprezzare ogni singolo istante della giornata. Sono rimasto ammirato nel vedere come esternava tutta la sua voglia di vivere e si considerava un bambino fortunato, nonostante la sua situazione difficile: questo mi ha dato la consapevolezza di dover fare qualcosa per lui, di dovermi sdebitare di qualcosa…Così ho deciso di dedicargli tutto il mio tempo e tutta la mia attenzione, ho provato a comprenderlo, a entrare nel suo mondo, facendo però attenzione a non essere troppo irruente. Il mio tentativo ha avuto successo, perché sono entrato in sintonia con lui e in poco tempo siamo diventati due complici perfetti. Ringrazio tutti coloro che mi hanno dato questa bellissima opportunità, perché alla fine della giornata ti accorgi che è più quello che hai ricevuto, piuttosto quello che hai dato. Mi rendo conto che è difficile comunicare con le parole questo messaggio, bisogna viverle certe emozioni per capirne a fondo il significato. Per questo vi invito a partecipare alla prossima giornata con gli “Angeli per un giorno”, vi assicuro che non ve ne pentirete. Spero di vedervi alla prossima occasione- Nicola.

 

 

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